Spaziosa tu sei, e strazio




affetta dalla luce
s'era lacerata con un morso,
l'anima: non togliermi
dalla carne, muta
come giudizio.

lasciami invece
all'odore del ventre,
il suo, concava eco
a conclave di umori.

Spaziosa era la stanza del Vello:

allo strazio ti lascio:
so cucire carni, con l'ago.


M. C. T.


ph. Medea, Pasolini.
 

Cenere. Sparsa.






a piedi cammino
il residuo dello spazio,
notturno e il siero: qualunque.

indossato il velo
alla cenere sparsa, mi resta
l'ambiguo fondo:
il morbido della lingua.

a domani l'altro verso,
quello che concluda
e non ceda il passo.


M. C. T.


ph. Medea, Pasolini.

La Femminilizzazione del Mondo






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Maria Carla Trapani [olodance]



@ForteFanfulla
XI/V/MMXIV