Sul fondo amaro

(la cui porta)






non nascondo
la delizia
sul fondo della bocca

a coprire l'amaro 
e residui di polvere.
c'è una stanza

la cui porta conduce
al fianco esatto
della voce:

discostarti di un attimo:
lo scoprirmi, sulla soglia.


M. C. T.


immagine Les Diables Froids (1860), Félicien Rops.



Come ostia

(mi sei senziente)






in fondo l'averti lasciato
scavato sulla bocca
il cucchiaio obliquo
di una vivida domanda:

è povero il pasto

e inquieto il sonno,
magnificat ovale
tra le mani a coppa.

mi sei senziente:
come l'ostia di una domenica
di sole.


M. C. T.


immagine Parsifal (1890), Jean Delville.




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S’è fatta l’ora della sera


(osservarti, le mani)











Se resto accostata
alla porta
ho libero l'occhio,
per osservarti le mani,
al ritorno.

Non ho lasciato aperto
l'occhiello,
cosicché non sia la luce
ad annunciarti, ma l'uscio,
vuoto di polvere.

S'è fatta l'ora
della sera:
danzano le tende.
A un passo dal sudario, svogliata,
le ho cucite.


M. C. T. 


Immagine Female Torso, Squatting (1912), Egon Schiele.