Movimento. Della Voce


 

Shhhhhhhh
Lascio il posto alla poesia sciamana, lascio il posto alla danza che mi smuove la voce.
No, anzi no.
Mi copro la testa di nero e osservo il resto da dietro un orizzonte di stoffa.
Che fai?
Olodanza nei piedi.
Poesia ai lobi delle orecchie.
E cosa urli tu? Cosa?
Cosa urli quando sia maledetta ragione maledetto il tuo dio e ogni dio?

Shhhhhhhh
Lascio il posto e lo lascio sul ventre di capra suonando zampogna.
Lo lascio e mi confondo, piccolo il mio io enorme la mia coscienza.
Te lo ricordi Pilade?
Te lo ricordi perché i soldati di Elettra erano tanto belli?
Ho variazioni ai polsi che tintinnano seguendo parole dal basso della gola.
Basso e continuo irriverente infaticabile.
Non ho ai piedi scarpette rosse.
Sono scalza, e indosso solamente un anno con tredici lune.

Come to Daddy


M. C. T.